Lidl accusata di maltrattamento dei polli (1): conclusa una settimana di proteste in Europa

2023-11-09T14:04:18+02:009 Novembre 2023 - 12:01|Categorie: Carni, Retail|

Milano – La scorsa settimana, decine di organizzazioni animaliste in vari Paesi Ue hanno protestato contro l’insegna discount Lidl. In una nota dell’associazione Essere Animali, che ha guidato la protesta in Italia, si legge: “Indagini sotto copertura realizzate in diversi Paesi europei hanno rivelato che centinaia di milioni di polli allevati dai fornitori di Lidl soffrono in modo spaventoso e sistematico in tutto il continente”. Le associazioni animaliste sottolineano, infatti, che, nell’ultimo anno, ci sono state sei inchieste su presunti maltrattamenti di polli negli allevamenti intensivi associati ai fornitori dell’insegna in Spagna, Italia, Germania, Austria e Regno Unito.

Le manifestazioni si sono svolte in Italia, Regno Unito, Germania, Portogallo, Austria, Polonia e Svezia. Essere Animali, insieme a 15 organizzazioni per la protezione degli animali riunite nella Open Wing Alliance (Owa), chiede un miglioramento immediato degli standard di benessere dei polli in tutta la catena di fornitura di Lidl. In particolare, si chiede la sottoscrizione dello European Chicken Commitment: un insieme di criteri concordati a livello europeo dalle principali Ong che si occupano di benessere animale, al fine di incoraggiare le aziende alimentari a migliorare gli standard di allevamento dei polli da carne. A sostegno dell’iniziativa sono state raccolte più di mezzo milione di firme per sollecitare l’insegna tedesca a interrompere la vendita di polli allevati in maniera intensiva. Tra le richieste, spicca su tutte quella di interrompere il ricorso a razze a crescita rapida negli allevamenti.

Photo credit: Essere Animali

 

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