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Lollobrigida dà i numeri? Secondo il ministro, i prodotti degli allevamenti estensivi costano fino a 30 volte di più

2024-09-02T14:28:02+02:002 Settembre 2024 - 12:59|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , |

Rimini – Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, intervenuto recentemente al Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione, ne ha sparato un’altra. “Quando si parla della differenza tra allevamenti, intensivi ed estensivi”, ha affermato, “si deve chiedere al cittadino se è disposto a pagare il prodotto 10, 20, 30 volte di più di quanto lo paga adesso”. Poi ha aggiunto: “Se la risposta è no, quel cittadino deve sapere che non comprerà più il prodotto a basso costo o a costo equo, proveniente dai nostri allevamenti, ma lo comprerà da allevamenti di altri continenti che impattano sull’ambiente e sul benessere animale 10, 20, 30 volte più di quanto fa un nostro allevamento”.

Cifre, quelle menzionate, del tutto assurde. Lo evidenzia il Fatto Alimentare: “Sostenere che la carne di pollo o di bovino proveniente da allevamenti estensivi costa 10, 20, 30 volte di più di quella da allevamenti intensivi è pura fantasia. Lollobrigida ha sbagliato l’ordine di grandezza di almeno dieci volte. Per i polli la differenza di prezzo fra gli animali cresciuti in allevamenti intensivi ed estensivi è al massimo il doppio. […] Per la carne di manzo la differenza è simile e, solo in alcuni rari casi, arriva al triplo”. Cifre che chiunque può verificare facendo la spesa. Possiamo capire la necessità del ministro di ricorrere, per fini retorici, all’iperbole, ma questa volta ha proprio dato i numeri.

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