Milano – “Per 15 mesi abbiamo assorbito l’aumento dei costi, ma ora i margini di manovra della distribuzione moderna si sono esauriti. Urge l’intervento del governo per una strategia di più ampio respiro”. A lanciare l’allarme è Mauro Lusetti, presidente di Conad dallo scorso maggio. “Le insegne affrontano un’inflazione che diminuisce troppo lentamente, con conseguente calo dei consumi, che si vede bene nella riduzione delle quantità di prodotti acquistati”, spiega a La Repubblica Affari & Finanza Lusetti. Che sottolinea come i risultati economici di Conad mettano in luce l’impegno dell’insegna nel contenere l’aumento dei prezzi di vendita di molti prodotti di consumo continuativo delle famiglie, “i margini si sono ridotti e sono diminuite le disponibilità per procedere con i piani di investimento per la crescita e la manutenzione delle reti esistenti”.
“Nonostante ciò molte aziende non abbassano in maniera adeguata i listini e in alcuni casi chiedono aumenti in modo ingiustificato. Noi di Conad sappiamo che l’industria può agire sul ribasso dei listini. Da mesi, infatti, i listini dei produttori dei prodotti della Mdd Conad, lavorano con noi in questa direzione”. Ecco che il presidente di Conad sottolinea l’importanza di una strategia di cooperazione sul lungo termine tra governo, imprese e catene della distribuzione, “misure che possano salvaguardare realmente il potere di acquisto degli italiani. Una collaborazione effettiva è importante per l’intero Paese, per non cadere in una recessione da calo dei consumi da cui sarebbe difficile uscire”.
