Buenos Aires (Argentina) – “Le potenzialità per la nostra economia sono consistenti, l’area dell’America Latina culturalmente è vicina a noi. Si percepiscono le affinità e la volontà di fare business con le imprese italiane. Dobbiamo muoverci ora, come Italia e come Europa”, ha sottolineato Barbara Cimmino, vice presidente di Confindustria per l’export e l’attrazione degli investimenti esteri, durante la missione di sistema Italia in Brasile e Argentina coordinata dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani. In un’intervista a Il Sole 24 Ore, Cimmino ha spiegato: “È fondamentale attuare l’accordo tra Ue e Mercosur: si aprirebbe per le nostre imprese l’accesso preferenziale a un’area di 270 milioni di consumatori. Altrimenti lasciamo il campo libero ad altri, a partire dalla Cina che sta già allargando la sua presenza”.
“Il ministro degli Esteri”, ha continuato Cimmino, “ha deciso di seguire da vicino Paesi ad alto potenziale come Argentina e Brasile. Nella prima ci sono circa 250 imprese e l’interscambio è sui 2 miliardi di euro. In Brasile sono circa 1000 e l’interscambio è cinque volte superiore, attorno ai 10 miliardi di euro. Dobbiamo sostenere le Pmi, anche valorizzando la preziosa funzione di apripista svolta dalle grandi, soprattutto quelle radicate da tempo in questo mercato”. Quanto alle carte vincenti delle aziende tricolore, Cimmino ha ribadito al quotidiano di Confindustria: “In Argentina e Brasile c’è grande disponibilità di materie prime e minerali. Il nostro sistema produttivo può fornire processi, tecnologie, macchinari e know-how. […] Riusciamo a fornire prodotti su misura per rispondere alle esigenze dei clienti, insieme a una grande capacità di innovazione”.