Genova – Mare Aperto Foods aggiunge nuovi, importanti traguardi al proprio percorso di sostenibilità. La società genovese specializzata in conserve ittiche, che fa capo alla spagnola Jealsa, ha infatti deciso di investire in innovazione tecnologica ed economia circolare con il progetto Refish.
A fronte di un investimento di circa tre milioni di euro, ottenuto anche grazie a un finanziamento Ue nell’ambito di Life Programme 2021-27, l’azienda mira a creare la prima bioraffineria per materie prime e frutti di mare. Grazie a specifiche tecnologie, la bioraffineria consentirà di valorizzare tali risorse, trasformandole in prodotti ad alto valore aggiunto e con un grande potenziale di mercato. Contestualmente il progetto mira a contenere gli sprechi derivanti dalla pesca, aiutando il settore a trovare nuove possibilità per gestire gli scarti derivanti dall’attività di pesca.
Un’iniziativa, spiega Mare Aperto, i cui obiettivi comprendono una maggior efficienza delle risorse, la salvaguardia della biodiversità marina, la riduzione delle emissioni di gas serra derivanti dalle operazioni di pesca e la creazione di nuovi posti di lavoro in zone costiere europee.
Un impegno, quello sostenibile, che riguarda tutto l’ecosistema che ruota attorno all’azienda genovese. Conservas Rianxeira, altra società di gruppo Jealsa, ha infatti ottenuto con rating ‘Excellent’ la certificazione Zero Waste Management a conferma del proprio impegno in termini di economia circolare. Bureau Veritas ha verificato che l’azienda dispone di un efficace sistema di monitoraggio e controllo dei rifiuti durante il ciclo produttivo e riesce così a garantire un effettivo recupero del 97% dei rifiuti evitandone il conferimento in discarica.
