Maura Latini (Coop Italia): “Servono tecnologia e leggi per arginare le aste al doppio ribasso”

2021-07-27T12:20:15+02:0027 Luglio 2021 - 12:20|Categorie: in evidenza, Retail|Tag: , , , , |

Roma – L’innovazione tecnologica può essere un valido alleato per combattere la contraffazione alimentare. Ma serve anche un deciso intervento politico. Ne è convinta Maura Latini, Ad di Coop Italia. In un’intervista rilasciata alla sezione Affari&Finanza del quotidiano La Repubblica, spiega: “Sono anni che parliamo di una legge contro le aste al doppio ribasso. Noi di Coop non le abbiamo mai fatte, ma c’è ancora qualcuno che vi fa ricorso. Se ci fosse una legge, almeno questo dispositivo, che è sicuramente una concorrenza sleale oltre che una pratica deleteria, non ci sarebbe più. Così come non guasterebbero maggiori e più capillari controlli sui territori”. Un ruolo decisivo per quanto riguarda la contraffazione alimentare e il mantenimento di alti standard qualitativi lo giocano gli operatori della Distribuzione moderna. “Non fosse altro per la massa di prodotti che è in grado di muovere”, commenta Latini. “A parte alcuni sporadici casi, il grado di consapevolezza su questi temi è molto aumentato”. A tal proposito, nel 1998 Coop ha adottato la certificazione Sa8000 per ottenere garanzie in tema di responsabilità sociale dai fornitori di prodotti a marchio. A cui si aggiunge la campagna ‘Buoni e Giusti’ e l’adesione alla rete del lavoro agricolo e al Global Gap Grasp. “Tutto ciò ha comportato un ulteriore coinvolgimento in un percorso di sensibilizzazione e azione di tutti i nostri fornitori di ortofrutta nazionali e locali, anche non di prodotti a marchio”, conclude Latini. “La stesura di accordi contrattuali rigorosi con questi ultimi, i controlli aumentati in campo e l’approccio di filiera con responsabilizzazione del capofiliera che abbiamo sempre avuto ci restituisce una fotografia abbastanza precisa di quanto stiamo già facendo”.

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