Roma – Superfici in diminuzione, ma produzione in lieve aumento per il comparto del frumento tenero. Questo il quadro delineato da Italmopa (Associazione industriale mugnai d’Italia) per quanto riguarda il Bel Paese. Le stime elaborate evidenziano una riduzione delle superfici coltivate che, per la prima volta negli ultimi 100 anni, si situano al di sotto dei 500mila ettari. Cresce, invece, la produzione nazionale, che mette a segno un +4% e si attesta intorno alle 2,8 milioni di tonnellate. “La situazione a livello regionale risulta fortemente disomogenea: sono state riscontrate sofferenze significative in alcuni areali produttivi mentre altri, quali quelli dell’Emilia-Romagna, la principale regione di produzione del frumento tenero in Italia, hanno registrato risultati particolarmente positivi”, spiega Andrea Valente, presidente della sezione Molini a frumento tenero Italmopa. “E’ opportuno sottolineare, ancora una volta, che la produzione nazionale di frumento tenero risulta largamente deficitaria. E copre poco più del 35% del fabbisogno nazionale. Le importazioni restano pertanto un elemento imprescindibile per garantire la continuità del nostro approvvigionamento”. E prosegue: “Prevediamo, nel corso dei prossimi mesi, forti tensioni sulle quotazioni del frumento tenero. Incrementi riconducibili a un quadro produttivo internazionale che presenta elementi di grande incertezza riguardanti la produzione mondiale di mais, e le flessioni, ormai accertate, delle produzioni in Nord America dovute alla siccità che imperversa in quelle zone”.
Frumento tenero, superfici al minimo storico. Ma produzione in leggero aumento (+4%)
RepartoGrafico2021-07-27T11:55:20+02:0027 Luglio 2021 - 11:55|Categorie: Grocery|Tag: Andrea Valente, frumento tenero, italmopa|
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