Gragnano (Na) – “È davvero tempesta perfetta nel nostro settore”: esordisce in questo modo Massimo Menna, presidente del Consorzio Pasta di Gragnano e Ceo di Garofalo, per spiegare la delicata situazione che si sta abbattendo sui pastifici italiani. Le parole non lasciano spaziano a interpretazioni. “Lo scenario attuale è più grave della crisi del 2008, quando a salire fu solo il prezzo del grano, e per pochi mesi”, spiega al Corriere della Sera. Ai rincari dell’energia si somma il costo del grano duro, ormai raddoppiato e arrivato anche a 490 euro/tons, e raccolti inferiori alle previsioni. “Se non si aumentano i prezzi, le aziende chiudono. Ma il prezzo della pasta, pur con gli aumenti, sarà sempre il più economico fra gli alimentari in rapporto ai valori energetici e nutritivi”, prosegue Menna. Tra le soluzioni proposte dall’imprenditore per arginare la crisi c’è anche il tetto al prezzo del gas e una collaborazione ‘attiva’ da parte degli istituti di credito. “I ristori governativi servono ma sono tamponature. Il Decreto aiuti è risolutivo sul medio periodo. Le banche devono continuare a fare il loro mestiere, supportando le imprese e concedendo finanziamenti a medio termine, 8/10 anni”, conclude Menna. “Bisogna evitare la rigidità degli istituti di credito, sarebbe una tragedia”.
Menna (Consorzio Pasta di Gragnano): “Ritoccare i listini è inevitabile. O le aziende chiudono”
RepartoGrafico2022-09-19T10:47:19+02:0019 Settembre 2022 - 10:47|Categorie: Grocery|Tag: Consorzio Pasta di Gragnano, garofalo, massimo menna|
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