Le motivazioni che hanno portato Donatella Prampolini a prendere delle drastiche decisioni. La bocciatura del suo progetto innovativo. E le scelte per il futuro…
Di Angelo Frigerio
Donatella Prampolini sorride quando sente la mia voce al telefono: “Penso di sapere perché mi chiami…”. Non poteva mancare la sua diretta testimonianza dopo la notizia delle sue dimissioni, annunciata ieri, dalla presidenza di Dit – Distribuzione italiana e dal Cda di Realco. La centrale, che fa parte della supercentrale Forum con Crai Secom, C3, Super Drug e Despar Servizi, comprende 10 gruppi distributivi: Sigma – Realco Soc. Coop., Consorzio Europa S.c.p.A, Cedi Sigma Campania, San Francesco, Distribuzione Sisa Centro Sud, Sisa Sicilia, Supercentro, Europa Commerciale, Lombardi & C. e Le Delizie del Sud. Dit supera i 1.000 punti vendita, con una proiezione del fatturato alle casse nel 2024 pari a 3,6 miliardi di euro.
La domanda è semplice: perché?
Innanzitutto ci tengo a precisare che quando si prendono certe decisioni e poi si è sereni vuol dire che la decisione è stata presa bene. Aggiungo che mi sono dimessa, per correttezza, da tutte le cariche associative legate a Realco. Non tutti, in analoghe situazioni, l’hanno fatto. Ma questa è una questione di coerenza e correttezza…
Ritorniamo al punto: perché?
Nel mercato mi conoscono tutti, quando credo in un progetto mi ci butto veramente con il cuore, con l’anima. Non ho problemi a lavorare anche 20 ore al giorno. Lo scorso anno ho presentato, nell’assemblea di Realco, un piano industriale ben preciso e innovativo. Che è stato accettato e avrebbe dovuto cominciare ad attuarsi da inizio anno. Non è stato così per tutta una serie di motivi che non posso spiegare. Ecco dunque il motivo delle mie dimissioni.
Scusa se insisto, spiegaci i motivi di questo stop al tuo progetto.
Il piano industriale prevedeva una serie di decisioni importanti sul futuro di Realco. Era sicuramente un progetto ambizioso, molto innovativo. E sta qui il punto. Forse troppo innovativo. Forse ha spaventato qualcuno. Altri mi hanno chiesto di rivederlo, di aspettare. A mio parere, invece, soprattutto in una situazione di mercato come questa, occorre accelerare. Da qui la mia decisione.
Ma rimani in Realco o no?
Per ora penso che gran parte dell’azienda rimarrà in Realco, ma è una valutazione che ci apprestiamo a fare. Però…
Però?
Può essere che Donatella Prampolini e i suoi soci decidano di creare una società autonoma. Per esplorare nuove soluzioni. E per portare avanti quel progetto di cui parlavo prima…
Va bene, attenderemo gli sviluppi di questa situazione. Rimani comunque vice presidente di Confcommercio. Ma non è che aspiri a qualcosa in più? Ci sono giunte voci che vorresti prendere il posto del presidente Sangalli…
Guarda, Carlo Sangalli sta guidando l’associazione da anni e spero continui a farlo ancora per molto tempo. E’ chiaro che l’idea di crescere in Confcommercio mi alletta. Ma per ora è solo un sogno nel cassetto. Sono 20 anni che sono nell’associazione, ho fatto la gavetta, ho percorso tutte le tappe. E’ normale che una persona possa anche aspirare ad altro…
Fin qui le dichiarazioni ufficiali. Per quanto riguarda l’ipotesi della creazione di una società autonoma da parte di Donatella Prampolini e altri soci, si parla di un fattivo interessamento di una catena del Nord. Che sta affrontando diversi cambiamenti nel management e nella strategia. Attendiamo sviluppi…