Coccolia (Ra) – Leonardo Spadoni, presidente di Molino Spadoni, lo annuncia con un post sul profilo Linkedin dell’azienda: “È andato tutto sott’acqua”. L’alluvione che la settimana scorsa ha colpito l’Emilia Romagna non ha lasciato scampo alla sede di Coccolia, in provincia di Ravenna, inondata da acqua e fango. Tutti i 200 dipendenti sono stati messi in salvo, ma il sito è danneggiato. Attraverso un comunicato stampa ufficiale, l’azienda fa sapere che per non rallentare l’attività e in attesa di ripristinare l’operatività del molino di Coccolia, è stata potenziata la produzione nelle sedi di Castiglione e di Savio di Ravenna, entrambe risparmiate dall’alluvione.
La logistica legata all’e-commerce, che parte da Casa Spadoni di Faenza, è sempre rimasta operativa, il magazzino è tuttora ampio e fornito. Lo staff commerciale Italia ed estero e gli uffici qualità, marketing e logistica sono stati convogliati al Mercato Coperto di Ravenna, di proprietà Spadoni, dove l’intero piano superiore da venerdì è adibito a quartier generale.
“È ovvio che la catastrofe c’è stata e che quindi parte dei locali sono e resteranno inagibili nel tempo, alcuni dei nostri macchinari e prodotti sono andati dispersi, per noi e come per moltissime aziende del nostro territorio”, fanno sapere Beatrice Bassi, delegata del Cda del Gruppo, e Leonardo Spadoni, “ma questo non significa che ci fermiamo” .
