“Nessuna guerra con Vinitaly”

2021-05-07T11:32:57+02:007 Maggio 2021 - 11:32|Categorie: Fiere, in evidenza, Vini|Tag: , , , , |

Federico Gordini ci parla di Wine Business City, l’evento b2b previsto a Milano il 3-4 ottobre. E prende le distanze da chi ipotizza un attacco alla manifestazione di Veronafiere.

Wine Business City: un titolo che contiene l’essenza stessa della nuova rassegna vinicola ideata a Milano da Federico Gordini e programmata per i prossimi 3 e 4 ottobre 2021. Milano è la città degli affari, la città dove il business trova la sua consacrazione, il luogo ove avvengono i maggiori scambi commerciali in Italia: perché non far partecipare anche il vino in un microcosmo del genere? Gordini, patron della Milano Wine Week, che si svolgerà dal 2 al 10 ottobre, ha dunque escogitato un selezionatissimo cenacolo dedicato ad aziende e operatori del settore, in massima parte buyer. Alcuni hanno fatto notare che, non più di due settimane dopo, a Verona andrà in scena la Vinitaly Special Edition e che si rischia la saturazione di eventi business sul vino. Come stanno le cose? Ce lo spiega Gordini stesso in una lunga chiacchierata.

Bene, arriva Wine Business City: cosa prevederà questa rassegna?

Ecco, rassegna è la parola giusta. Non chiamiamola fiera. Wine Business City non sarà una fiera, ma un momento di business assolutamente significativo, almeno nelle nostre intenzioni. Il luogo prescelto, lo spazio Megawatt Court di via Watt, a Milano, si aprirà a 250 aziende. Il nostro evento consentirà dunque l’incontro tra queste realtà e gli operatori più qualificati del settore, in un periodo dell’anno fondamentale per la ripartenza dei consumi vinicoli, durante il quale vengono definiti gli acquisti per l’ultimo trimestre del 2021 e il primo semestre del 2022.

Dunque una rassegna b2b pura?

Esattamente. Anzitutto, il nostro primo obiettivo è favorire una qualità altissima nell’esperienza di tasting e degustazione professionale. È vero: Wine Business City si svolgerà nel corso della Milano Wine Week. Ma noi vogliamo tener ben distinto l’appuntamento aperto ai consumatori da questo evento dedicato invece ai soli professionisti. Puntiamo a una rassegna tranquilla, senza folla o tantomeno assembramenti.

Come pensate di fare fronte a queste problematiche?

Il nostro sempre crescente interesse per la tecnologia ci ha spinto all’adozione di macchine nuovissime per la sanificazione e la totale messa in sicurezza degli ambienti in cui avverranno i meeting tra gli operatori economici e i produttori. Del resto, anche la conformazione stessa degli spazi è stata concepita in tal senso.

In che modo?

Abbiamo pensato a una serie di business lounge, veri e propri salotti per gli incontri d’affari. Saranno una sessantina, e lì avranno luogo tutti gli appuntamenti presi da produttori e professionisti. Allo scopo, una nuova app consentirà la programmazione di incontri e meeting d’affari, nel modo più veloce e razionale possibile.

C’è chi ha fatto notare una relativa coincidenza di date con Vinitaly Special Edition…

Sì, l’ho letto anch’io, e sinceramente mi ha stupito leggere, anche sulla stampa quotidiana, di una non meglio precisata “guerra col Vinitaly”. Non c’è nessuna guerra, naturalmente. Anzitutto, la rassegna in programma a Verona è prevista almeno due settimane dopo la nostra. Poi, le modalità dei due eventi sono molto diverse. C’è sempre il massimo rispetto per la Fiera di Verona e per quello che ha costruito in cinquant’anni e oltre, ma Wine Business City è qualcosa di molto differente, ed è un po’ scivoloso paragonare due rassegne che, nei fatti, in comune hanno solo il vino di cui si occupano. Del resto, Milano è la capitale degli affari: è giusto che anche il settore del vino, uno di quelli che trainano da sempre il made in Italy, possa beneficiare di un ambiente tanto fecondo per il commercio e il business. Milano è pur sempre il massimo crocevia per l’impresa del nostro Paese, oltre a essere un luogo dove organizzare gli incontri è semplice e agevole.

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