Vevey (Svizzera) – Nestlé, colosso alimentare elvetico, ridurrà il proprio organico globale di circa 16mila dipendenti entro il 2027. La decisione arriva dopo che il gruppo svizzero ha registrato un fatturato di 65,9 miliardi di franchi nei primi nove mesi dell’anno, in flessione dell’1,9% rispetto al 2023. Il nuovo amministratore delegato Philipp Navratil, in carica da settembre, ha spiegato che l’azienda deve “adattarsi più velocemente ai cambiamenti del mercato”, sottolineando la necessità di “scelte difficili ma indispensabili per migliorare l’efficienza”.
Il piano prevede la cancellazione di 12mila posti di lavoro in diversi reparti e Paesi, con l’obiettivo di generare risparmi annuali per circa un miliardo di franchi entro la fine del 2027. A questi si aggiungono altri 4mila tagli legati a progetti di riorganizzazione già avviati, concentrati sulle attività produttive e sulla catena di fornitura. Secondo l’Ad Navratil, le misure sono necessarie per mantenere la competitività del gruppo in un contesto globale sempre più complesso, segnato dall’aumento dei costi e dal rallentamento dei consumi.