Bogotà (Colombia) – Il gruppo Alpina non potrà registrare il marchio ‘Parmesano’ in Colombia: la decisione della Sovrintendenza all’industria e al commercio di Bogotà ha stabilito, così, la vittoria del consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano. Come riporta il Sole 24 Ore, si è ritenuto che la protezione delle Dop sia sufficientemente ampia da far sì che l’impedimento alla registrazione non si limiti alla semplice riproduzione letterale del loro nome, ma anche a qualsiasi tipo di imitazione, anche solo evocativa.
Le varie Denominazioni d’origine, almeno finché sono considerate tali nei Paesi d’origine, non possono essere utilizzate come nomi comuni per indicare un prodotto. In questo caso, il termine ‘Parmesano’ non può essere impiegato per riferirsi genericamente al formaggio. Si tratterebbe, infatti, di una pratica potenzialmente ingannevole, che potrebbe indurre in errore i consumatori. Nel 2008 la Corte di giustizia dell’Ue aveva stabilito che solo il Parmigiano Reggiano Dop può essere venduto con la denominazione ‘Parmesan’.
Il consorzio esprime, in una nota, la sua soddisfazione per la sentenza della Sovrintendenza, che “riconferma l’importanza dell’accordo di libero scambio concluso dall’Ue con la Colombia, il Perù e l’Equador”. Le stime del consorzio mostrano un giro d’affari del falso Parmesan fuori dall’Ue per un valore di 2 miliardi di euro, circa 200mila tonnellate di prodotto (tre volte il volume del Parmigiano Reggiano esportato).
