Roma – Calano, nel 2013, i consumi di vino in Italia. E la colpa non è solo della crisi. E’ quanto emerge dalle stime Wine Monitor di Nomisma sul consumo di vino nella Gdo, canale che veicola oltre il 65% delle vendite di vino nel nostro Paese, dove si registra un calo del 6,5% (dati Iri). Crescono invece le vendite in valore (+3,1%) per effetto dell’aumento dei prezzi dei vini (+10,2%). Soffrono più i vini rossi e quelli fermi rispetto ai bianchi e ai frizzanti. La crisi, in soli cinque anni, ha contratto i consumi in Italia di 4 milioni di ettolitri, con una spesa mensile pro-capite che passa da 5,2 euro a cinque euro a fronte della crescita della spesa destinata alla birra (da due euro nel 2007 a 2,5 euro nel 2012). Secondo l’indagine Wine Trend Italia di Wine Monitor Nomisma, non è tanto un problema legato al calo della penetrazione del consumo di vino, ma è soprattutto il modello di consumo che si sta trasformando profondamente.
Nomisma: consumi di vino in calo nel 2013, in Italia
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