Roma – Il Collegato agricolo, recentemente approvato dalla Camera, ha portato una sgradita sorpresa all’industria alimentare italiana. Un emendamento al documento prevede la rideterminazione degli oneri per la raccolta e il trattamento degli oli e grassi animali e vegetali esausti. Manco a dirlo la ridefinizione è al rialzo e dovrebbe servire a finanziare il Conoe. Per chi non conoscesse questa strategica sigla, ricordiamo che si tratta del Consorzio obbligatorio nazionale di raccolta e trattamento oli e grassi vegetali e animali esausti. Un nuovo balzello che non è piaciuto a Federalimentare, che si è espressa con toni piuttosto decisi: “Scandaloso che il Conoe pensi di chiedere al governo di garantire la sua dispendiosa macchina tassando le industrie alimentari italiane per lo smaltimento di un rifiuto che in realtà tale non è, ma che al contrario ha un suo rispettabile valore sul mercato”, si legge in una nota della Federazione. Pare che il Conoe non sarà, infatti, toccato dalla spending review. Anzi: “Le previsioni dello stesso Conoe contemplano una quasi triplicazione del bilancio annuale, da poco più di 1 milione di euro a oltre 3 milioni, destinati essenzialmente, quel che è peggio, alla macchina interna, secondo esempi che il Paese ha conosciuto e subito, e dovrebbe archiviare definitivamente”.
Nuova tassa per l’industria del food. Federalimentare: “Scandaloso”
RepartoGrafico2016-02-23T16:38:52+01:0023 Febbraio 2016 - 16:30|Categorie: Mercato|Tag: collegato agricolo, Conoe, federalimentare, industria alimentare|
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