Operazione Granterre-Parmacotto: via libera dell’Antitrust

2025-04-08T13:03:17+02:008 Aprile 2025 - 09:05|Categorie: in evidenza, Salumi|Tag: , , |

Roma – L’Antitrust ritiene che l’operazione Granterre-Parmacotto “non appare idonea a ostacolare in misura significativa la concorrenza effettiva nei mercati interessati e a determinare la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante”. Lo si apprende dal bollettino dell’Authority pubblicato il 7 aprile. Il closing dell’operazione, come abbiamo anticipato, sarà il 16 aprile (leggi qui).

Il 6 febbraio 2025, si legge sempre sul bollettino, “Granterre, ASZ [società holding di Parmacotto, ndr] e la sua controllante al 100% A.Zeta hanno sottoscritto un accordo e patti parasociali in cui è previsto che, al closing dell’operazione, Granterre promuoverà un aumento di capitale di Salumifici Granterre, che sarà deliberato dagli organi competenti della stessa e sottoscritto e versato in natura tramite il conferimento del 100% del capitale sociale di Parmacotto da parte di ASZ. Quale corrispettivo del conferimento del capitale sociale di Parmacotto in Salumifici Granterre, ASZ riceverà azioni di Salumifici Granterre di tipo ordinario nella misura del 20% del capitale sociale di Salumifici Granterre, mentre l’80% resterà di titolarità di Granterre. Pertanto, a esito dell’Operazione, Parmacotto sarà partecipata al 100% da Salumifici Granterre, che sarà a sua volta partecipata all’80% da Granterre e al 20% da ASZ. Le parti hanno convenuto che Salumifici Granterre sarà amministrata da un Consiglio di Amministrazione (di seguito, ‘CdA’) composto da sei membri, di cui: quattro designati da Granterre, tra cui il presidente esecutivo, e due designati da ASZ, ossia, il vice-presidente (non esecutivo) e l’amministratore delegato”.

L’accordo, prosegue la nota dell’Antitrust,” include un patto di non concorrenza che vincola non soltanto Granterre e ASZ, ma anche i loro soci, ivi incluso il socio di minoranza di Granterre (Unibon) e le persone fisiche socie di A.Zeta. Questi soggetti, per due anni dal perfezionamento dell’Operazione, avranno l’obbligo di astenersi da attività diretta o indiretta (inclusa la prestazione di servizi a terzi) in concorrenza con Salumifici Granterre e Parmacotto, ossia nel settore della produzione e commercializzazione di salumi e ogni altra attività svolta attualmente o in futuro dalle predette società. Non è definito l’ambito geografico di applicazione del patto di non concorrenza”.

Dato che l’operazione non ostacola in maniera significativa la concorrenza nei mercati di riferimento (salame, prosciutto crudo, prosciutto cotto, mortadella, affettati), l’Antitrust delibera di non avviare l’istruttoria.

Va sottolineato che in fase di closing potrebbero cambiare alcune condizioni, che però non inficiano la struttura dell’accordo.

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