Bruxelles (Belgio) – L’Unione europea bacchetta l’Italia sulle etichette d’origine. A firmare la missiva contro l’Italia, datata 21 giugno ma emersa in questi giorni, è Anne Bucher, capo della direzione generale per la salute e la sicurezza alimentare della commissione europea. La norma sull’origine obbligatoria di tutti gli ingredienti, inserita come emendamento alla legge 12 del 2019, è stata dichiarate illegittima. Il nostro ambasciatore a Bruxelles, Michele Quaroni, sarebbe stato raggiunto da una lettera firmata Anne Bucher, secondo cui il governo avrebbe sbagliato sia nella forma che nella sostanza. Alla commissione Ue avrebbe dovuto arrivare uno schema di decreto, quindi una proposta in attesa del via libera, e non una norma fatta e finita, come invece è avvenuto. L’altro scivolone è sulla sostanza: la competenza sull’etichettatura degli alimenti è esclusiva dell’Unione europea, dunque il singolo Stato nazionale non può regolamentare il settore. Diverso era stato il caso del decreto sull’origine del latte, che aveva ricevuto il via libera dell’Ue. Oppure del decreto su origine di pomodoro, pasta e riso, che aveva una durata temporale ben precisa fin dall’inizio, e dove era chiaramente stabilita la preminenza delle norme europee.
Origine in etichetta: l’Ue boccia l’Italia
federico2019-07-16T16:59:49+02:0017 Luglio 2019 - 08:30|Categorie: Mercato|Tag: origine in etichetta, Ue, unione europea|
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