Roma – Il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (Masaf) ha presentato, nel decreto n. 353015 del 2 agosto 2024, nuove regole per gli allevamenti nell’ambito della Politica agricola comune (Pac). La novità riguarda l’introduzione di valori soglia per il consumo di antibiotico validi sull’intero territorio nazionale, calcolati per cinque specie animali (bovini, bufalini, suini, ovini e caprini), a loro volta distinti in 18 orientamenti produttivi. Ad esempio, nel campo dei bovini sono stati calcolate soglie di riferimento per quelli da latte, da carne, misto, vacca-vitello, carne bianca ed altra carne.
L’abbandono delle 21 mediane regionali per ogni tipologia produttiva è stato deciso a seguito di numerose richieste di revisione avanzate dagli operatori del settore e dalle relative organizzazioni di rappresentanza. Questi hanno evidenziato una serie di aspetti critici emersi durante il primo anno di applicazione dell’intervento, il quale, come riporta Italia Oggi, dispone di una dotazione finanziaria di circa 300 milioni di euro per anno.
Secondo le modifiche introdotte, gli allevatori sono ammessi ai premi qualora, il 31 dicembre 2024, registrino un valore di consumo di antibiotici, espresso in dose giornaliera (Ddd è l’acronimo inglese), inferiore al valore soglia individuato dal Masaf per l’orientamento produttivo di pertinenza per l’allevamento. Ad esempio, per i bovini da latte la soglia è 3 Ddd e per gli ovini da carne è pari a 0,1. Inoltre, ricevono i contributi della Pac per l’eco-schema 1 livello 1 gli allevatori che, pur avendo un consumo annuale al di sopra del riferimento stabilito per il corrispondente orientamento produttivo, lo riducono del 10% rispetto al 2022. La quantificazione del consumo di antimicrobici negli allevamenti è effettuata attraverso lo strumento Classyfarm.
Il decreto Masaf precisa che sono ammessi anche gli allevamenti misti, dove coesistono diverse tipologie di attività zootecniche.
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