Pane del giorno prima: perché va valorizzato e ampliato. Con due esempi: Spazio Conad e Unicomm

2025-04-30T08:50:33+02:0013 Maggio 2025 - 08:42|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , |

Di Giulio Rubinelli

Nelle scorse settimane abbiamo pubblicato un articolo sul pane del giorno prima, visto in una panetteria di Berlino (vedi qui). Ci hanno scritto diverse persone, pubblicamente e privatamente. Citiamo fra tutti Giuseppe Zavaglia, amministratore dello Spazio Conad di Rescaldina (Mi) per la delicatezza della descrizione sull’uso e la presentazione del pane del giorno prima: “Lasciamo in confezioni più grandi ad un prezzo ovviamente ‘molto diverso’ una parte del residuo del giorno prima per chi correttamente sa come usarlo al meglio“.

Giancarlo Paola, Amministratore delegato GMF – Direttore Commerciale Gruppo Unicomm (Selex), ci ha inviato, invece, un’apposita locandina, per illustrare il pane sfornato ieri. Lo so bene che siamo nel campo del marketing (prima che qualcuno lo sottolinei), ma io preferisco usare: siamo nel campo della comunicazione e il manifesto entra nel merito di:

  • sostenibilità,
  • convenienza,
  • prezzo,
  • servizio,
  • ricordo della memoria a tutti i target.

È un bel modo per scoprire un’anima meno ‘scatolettara’ del supermercato, più vicina alla vita quotidiana e ovviamente nemica dello spreco.

Alcuni Decò (Multicedi) dopo le 17.30 vendono il pane di Brezza, caldo.

Ci piacerebbe trovare 100, 1.000 locandine come queste di Unicomm nei supermercati italiani (discount compresi) che fanno capire bene da che parte stare quando si parla di spreco e di sostenibilità.

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