Milano – In un’intervista a tutto campo rilasciata al Sole 24 Ore, Paolo Barilla, in qualità di presidente di Unione Italiana Food (leggi qui), dice la sua su sicurezza alimentare, aumento dei prezzi e inflazione.
Parlando di sostenibilità, Barilla spiega: “Il cambiamento climatico mi preoccupa di più dell’aumento dei costi di energia e inflazione”. Ma sul fronte sostenibile il nostro Paese avrebbe una marcia in più rispetto ai competitor stranieri. “Tra i capitoli in cui l’Italia eccelle c’è quello della sicurezza alimentare: in questo campo le imprese italiane non hanno rivali, sono più virtuose dei requisiti richieste per legge e fanno meglio della maggior parte delle imprese degli altri Paesi”, evidenzia l’imprenditore.
In merito all’andamento dei prezzi dei prodotti alimentari, invece, “penso che l’Italia non possa permettersi di vendere prodotti a basso prezzo”, prosegue il presidente di Unione Italiana Food. “Quella della qualità è l’unica strada percorribile […]. Detto questo, la qualità in Italia si esprime a tutti i livelli di prezzo. Io sono convinto che un prodotto di basso prezzo italiano è migliore di quello di un altro Paese”.
Altro tema affrontato nell’intervista riguarda l’inflazione alimentare. “Purtroppo c’è una fascia di cittadini a cui non risolveresti il problema nemmeno se gli abbassassi i prezzi del 10%. Io credo che una parte dell’aumento della spesa alimentare potrebbe essere contenuta riducendo o eliminando gli sprechi”, sottolinea Barilla. “In termini di ristrettezze economiche, mentre al carrello alimentare si mette mano subito, con altre voci di spesa la mano scappa più facilmente. Anche su questo è necessario un riequilibrio. Ma in ultima istanza penso che oggi sugli scaffali italiani ci sono fasce di prezzo che possono accontentare tutti”.