Parmacotto punta alla quotazione in Borsa entro il 2026

2023-10-13T09:29:11+02:0010 Ottobre 2023 - 11:23|Categorie: in evidenza, Salumi|Tag: , , |

Parma – Parmacotto continua a crescere e a investire, con l’obiettivo di quotarsi a Piazza Affari entro il 2026. E’ quanto dichiara a Milano Finanza il Ceo Andrea Schivazappa. Il gruppo ha intenzione di “crescere in mercati in forte espansione, come gli Stati Uniti, aumentando contestualmente il valore del brand”, spiega l’Ad. La quotazione in Borsa potrebbe valere circa 200 milioni di euro e rappresenterebbe un unicum nel panorama italiano del food, in cui i grandi nomi non si sono mai aperti al mercato dei capitali. Da quanto si apprende, potrebbe finire sul mercato circa il 45%, con un’Ipo (offerta pubblica iniziale) in parte in vendita – con il presidente Giovanni Zaccanti disposto ad alienare una piccola quota – e con una parte rilevante in aumento di capitale, con l’obiettivo di continuare l’espansione negli Stati Uniti, dove “l’azienda cresce del 10-15%”.

Tra le priorità segnalate da Schivazappa per crescere ci sono gli investimenti, che passano anche dall’attenzione all’impiego di manodopera: “In Parmacotto siamo in 300 lavoratori e tutti dipendenti diretti, non ci appoggiamo a cooperative”. Un altro punto fermo è la sostenibilità: “Siamo la prima azienda del settore ad aver lanciato un eco-pack 100% riciclabile con la carta; un risultato importante, ottenuto dopo aver condotto numerosi studi tecnici che ci hanno consentito di mantenere inalterati i parametri microbiologici e la shelf life. Puntiamo a sostituire tutti gli attuali pack in plastica con quelli in carta entro il 2025, con un investimento complessivo compreso tra 2 e 3 milioni di euro con cui sostituiremo oltre 50 milioni di vaschette in plastica”. Tutto questo “senza modificare il pricing di vendita per i clienti”.

Quanto alle prospettive di quest’anno, Schivazappa dichiara: “Solitamente abbiamo una marginalità nell’ordine del 10%, ma nel 2022 e quest’anno ci aggiriamo intorno al 5-6%“. Ci sono segnali interessanti sul fronte dei volumi: “Il nostro settore ad agosto era in recessione di circa il 4% a livello di volumi, mentre noi cresciamo del 2,5% in Italia e chiuderemo il 2023 con un fatturato consolidato di circa 150 milioni“. Per il 2024, “la prospettiva è arrivare a un Ebitda pari al 10% del fatturato, che si dovrebbe attestare sui 175 milioni“.

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