Milano – Nel 2024 i prezzi medi della pasta secca nella Gdo hanno visto un calo del -5,3%. Nonostante questo, le vendite hanno segnato solo un +0,2%. Secondo i dati Circana, pubblicati da ItaliaOggi in un articolo di Emanuele Scarci, le vendite complessive dell’anno ammontano a 1,07 miliardi di euro (-5,1%) e il prezzo medio di un chilo di pasta è di 1,81 euro.
Le cause della diminuzione dei prezzi sono da ricercare nel calo delle quotazioni del grano duro nazionale che, se nel 2023 avevano raggiunto i 470 euro alla tonnellata, nel 2024 sono scese a 320 euro/tonn circa; ma anche all’effetto scatenato dalla scelta di Barilla di tagliare i prezzi all’inizio del 2023 (leggi qui).
Come riporta il quotidiano, nel 2024, è la fascia premium a guadagnare sempre più quote di mercato (con in testa Rummo, La Molisana e De Cecco), mentre la pasta low cost (come Divella, Poiatti e le private label) perde punti. La classifica dei brand della pasta, però, vede sempre Barilla al primo posto – con una quota di mercato a volume del 20,5% -, seguita dalle Private Label (15%) e poi da Divella, De Cecco, La Molisana, Rummo, Garofalo e Voiello.