Pernigotti, sindacati sul piede di guerra: “L’accordo non è stato rispettato”

2022-03-02T11:52:34+02:002 Marzo 2022 - 11:52|Categorie: Dolci&Salati, in evidenza|Tag: , , , , |

Novi Ligure (Al) – I sindacati tornano sul piede di guerra per la vertenza Pernigotti. Nei giorni scorsi si è svolto un incontro tra il prefetto di Alessandria Francesco Zito, il sindaco di Novi Ligure Gian Paolo Cabella, e i rappresentanti di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil. Questi ultimi hanno evidenziato la mancata attuazione del piano industriale presentato dalla proprietà al Mise. “I dipendenti vogliono conoscere il loro futuro e la città di Novi Ligure non merita di essere trattata così da una proprietà che fino ad ora ha fatto solo promesse”, si legge in un comunicato congiunto dei segretari generali provinciali Raffaele Benedetto (Flai), Tiziano Rocco (Uila) e Enzo Medicina (Fai). Una situazione di stallo che preoccupa i sindacati, visto l’avvicinarsi del 30 giugno, data in cui scadrà la cassa integrazione per ristrutturazione concessa dallo Stato per un anno. “La realtà è che i turchi non hanno più alcun interesse per Pernigotti”, chiosa Tiziano Crocco (Uila Uil), “si sta fermando tutto e l’accordo ministeriale dello scorso anno non è stato rispettato. Per questo il Mise deve chiederne conto ai Toksoz”. “I lavoratori devono sapere che intenzioni ha la proprietà”, aggiunge Raffaele Benedetto (Flai Cgil). “Faremo altri passaggi con i parlamentari della nostra provinciale per sollecitare la convocazione del tavolo saltato a gennaio”. Enzo Medicina (Fai Cisl) conclude: “Se i Toksoz non hanno più interesse per la Pernigotti […], cedano l’azienda a chi vuole portarla avanti”. A conclusione dell’incontro, il prefetto Zito ha assicurato l’invio di un sollecito al Mise.

 

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