Pesticidi: la riforma minaccia l’agricoltura italiana. L’analisi di Cso Italy

2022-09-29T10:03:20+02:0029 Settembre 2022 - 10:02|Categorie: in evidenza, Mercato, Ortofrutta|Tag: , , |

Milano – La proposta di ridurre l’utilizzo di sostanze chimiche del 62% nella produzione agricola presentata dalla Commissione europea porterebbe effetti negativi sull’agricoltura italiana. Con una drastica riduzione della produzione di grano duro, mais e riso. A fare una stima dei danni, il Centro Servizi Ortofrutticoli (Cso) Italy presieduto da Paolo Bruni. Secondo le rilevazioni, l’impatto più rilevante si avrebbe sulle coltivazioni dei cereali, con una perdita di superficie che toccherebbe 1,2milioni di ettari. Foraggere e pascoli accuserebbero un impatto pari a quasi un milione di ettari. A seguire l’ortofrutta con oltre 700mila ettari in meno. Nello specifico, per i cereali, particolarmente colpite sarebbero le colture di grano tenero, che accuserebbero una perdita del 50%, mais e riso (-60%). Un calo ancora più elevato lo registrerebbero il mais da granella (-65%) e le foraggere (-40%). Sul versante frutta, verrebbero meno circa 150mila ettari, con un calo medio del 30%. In particolare, il Cso stima perdite di quasi il 30% per le mele, attorno al 40% per le drupacee, del 37% per il kiwi e del 54% per le pere. Infine, le orticole: si perderebbero oltre 130mila ettari con impatti su pomodoro da industria (-40%) e patate (-33%). In calo pure le olive, con 180mila ettari in meno. Anche la vite vivrebbe una riduzione del 32%, pari a 230mila ettari.

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