Parma – Uno degli argomenti più discussi, tra gli operatori di settore della salumeria italiana, è se il prosciutto di Parma aumenterà il numero di cosce sigillate e destinate ad essere immesse sul mercato dopo il record negativo del 2024, quando i prosciuttifici avevano “messo via” meno di 7 milioni di pezzi. Al 31 luglio, l’andamento complessivo è in leggero aumento: un mese fa, infatti, il numero di cosce sigillate era di 4.108.580, contro i 3.968.681 del 2024 nei primi sette mesi dell’anno. Un incremento del 3,5% che, se confermato, dovrebbe portare a fine anno circa 200mila cosce in più, comunque insufficienti a superare quota 7 milioni. Bisogna considerare, però, che l’anno scorso ci sono stati due grossi cali di immissione a settembre (-10,7%) e novembre (-7,6%): in questi mesi potrebbe giocarsi la partita per provare a risollevare il numero di prosciutti che saranno disponibili sul mercato entro un paio d’anni. L’andamento dei prezzi non aiuta (una coscia pesante al momento costa 5,82 euro/kg, +5,2% nelle ultime sette settimane), anche se bisogna dire che rispetto all’anno scorso il prezzo è leggermente più contenuto, visto che a questo punto dell’anno, nel 2024, una coscia fresca aveva superato i 6 euro/kg di quotazione.
Prosciutto di Parma: le cosce sigillate al 31 luglio sono il 3,5% in più dell’anno scorso (4,1 milioni)
federico2025-08-26T10:35:34+02:0026 Agosto 2025 - 10:35|Categorie: in evidenza, Salumi|Tag: prosciutto di parma|
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