Parma – Si è chiuso nei giorni scorsi, con una condanna per contraffazione e frode in commercio, il processo a carico di una società con sede nella provincia di Rovigo che apponeva marchi falsi (in particolare, la corona del Consorzio del prosciutto di Parma) su prosciutti non genuini. Il responsabile della società deve scontare un anno di reclusione, una multa di 8mila euro e un risarcimento al Consorzio del prosciutto di Parma pari a 60mila euro per i danni provocati all’immagine della Dop. Il processo ha avuto inizio dopo un’indagine avviata dagli ispettori dell’ufficio Affari legali e vigilanza del Consorzio nel 2007 a Bari, dove sono stati sequestrati i primi prosciutti contraffatti. “Siamo soddisfatti della sentenza che premia gli sforzi sostenuti dal Consorzio e, in particolare, dal nostro ufficio Affari legali e vigilanza. E’ un importante risultato per il prosciutto di Parma ma, al contempo, rafforza tutto il sistema delle Dop, troppo spesso danneggiato da fenomeni di contraffazione che impattano negativamente sulla reputazione dei prodotti di qualità agli occhi del consumatore”, ha commentato Stefano Fanti, direttore del Consorzio.
Prosciutto di Parma: risarcimento di 60mila euro per prodotti falsi
RepartoGrafico2012-04-16T10:46:23+02:0016 Aprile 2012 - 10:46|Categorie: Salumi|Tag: consorzio prosciutto di parma, prosciutti contraffatti, prosciutto di parma|
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