Quali sono le incognite che il vino e le bollicine dovranno affrontare nel 2022.

2021-10-25T12:10:57+02:0019 Ottobre 2021 - 08:43|Categorie: Il Graffio, in evidenza, Vini|

Di Luigi Rubinelli

 

In un altro articolo abbiamo dato conto delle previsioni di chiusura del 2021 di Iri nel vino e nelle bollicine (leggi qui).

Nella tavola rotonda che è seguita al Vinitaly il 18 ottobre hanno partecipato:

  • Francesco Scarcelli di Coop Italia,
  • Giuseppe Cantone di MD,
  • Marcello Ancarani di Santa Margherita,
  • Enrico Gobino di Mondodelvino.

 

Finiti gli stock della vendemmia 2020 (e in parte le giacenze precedenti) e i conseguenti listini prezzi che varranno fino a Natale 2021, tutti gli oratori si sono detti preoccupati per quanto succederà il prossimo anno, nel 2022. Non si tratta tanto di osservare i dati della controcifra rispetto all’andamento del 2020, quanto di affrontare una serie di incognite che pesano non solo nel mondo del vino ma in tutto il sistema economico e finanziario nazionale, europeo e mondiale.

Siamo di fronte ad una inflazione da costi elevata, dal 3,5% al 5% a seconda dei settori, che non è mai successa anche nel vecchio secolo.

I costi aumentati sono oggettivi e non soggettivi, si va dal rincaro monstre delle materie prime, a quello dell’elettricità, al gas, al cartone, alla carta via via fino ai bancali per movimentare le merci.

Tutti gli intervenuti alla tavola rotonda hanno sottolineato che:

  • serve buon senso,
  • serve razionalità,
  • serve uno sforzo comune
  • per ottenere un risultato che stia bene a tutti (win win)

e cioè:

  • bisogna spalmare l’aumento dei costi e di conseguenza l’aumento dei prezzi sull’intera filiera e non solo su una parte.

L’ottimismo di fondo non manca, anche se subentra la preoccupazione sul come affrontare i costi e di conseguenza l’abbassamento della marginalità prevista.

 

Come saranno i prezzi nel 2022

Fino ad oggi, dice la ricerca di Iri, i prezzi non sono aumentati, mediamente parlando. Ho sollevato alcuni dubbi a ciascuno di loro, al riguardo, ma le posizioni non sono mutate. I prezzi aumenteranno in modo consistente nel 2022, ma dipende dai canali di vendita e dalle location dei negozi della Gdo. Tutti hanno sollevato la preoccupazione perché se i prezzi dovessero aumentare in modo consistente è chiaro che diminuirebbero le vendite e la battuta media alle casse.

 

Come saranno le promozioni nel 2022

Le promozioni, invece, è previsto da tutti e quattro i relatori, saranno spalmate in più momenti con meno picchi come si è verificato negli ultimi anni. Per picchi si intendono gli sconti profondi operati un po’ da tutti, dal 40 fino al 50%. Questo per permettere alle promozioni di essere usate per fidelizzare in modo consistente i clienti. Quindi, probabilmente, la pressione promozionale nel fisico non dovrebbe aumentare più di tanto, mentre è atteso un aumento della pressione promozionale nell’on line, come già confermato per il 2021 dai dati di Iri. È chiaro che questi dati dovranno poi essere confrontati con l’andamento degli acquisti. Sottolineiamo che nel 2021 la pressione promozionale ha raggiunto il 35% a valore e il 50% a volume.

Sia Coop sia MD osserveranno una pulizia e manterranno un assortimento allargato, cercando di inglobare quelle marche-prodotto che nel 2020 sono passate dalla ristorazione alla Gdo a causa della pandemia.

 

Alcune osservazioni

  • A parte l’andamento abnorme e positivo delle bollicine (guidate dal prosecco ma anche dagli champenoise a metodo classico) c’è da chiedersi nel vino che fine farà la fascia intorno ai 3-4 euro che è la pancia attuale del mercato. Riuscirà ad assorbire l’aumento di prezzo?
  • I vini di fascia alta che hanno registrato un buon andamento nel 2021 riusciranno anch’essi a sopportare un aumento che si preannuncia alto?
  • Personalmente credo che bisognerà ricominciare a considerare il lavoro di base (i basic) e a parlare di rapporto qualità-prezzo, a riconfigurare i reparti del vino e i lineari di vendita, ad esempio partendo dalla suddivisione per regioni dell’assortimento proposto, a inserire degli sticker di prezzo con più informazioni e comunque con notizie in generale più dettagliate, facendo delle promozioni un momento di conoscenza del mercato del vino, dell’origine delle singole tipologie. E via dicendo.
  • Il 2022 sarà un banco di prova per molti, per i motivi appena detti. Bisognerà tesaurizzare i dati e i comportamenti di acquisto che via via arriveranno nel prossimo anno per non permettere vie di fuga impreviste come successo nel 1985 con lo scandalo del metanolo, anno in cui la qualità fu abbassata in modo sconsiderato per mantenere la redditività delle vendite.

Ovviamente tutti ci auguriamo che il 1985 non si ripeta.

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