Bruxelles (Belgio) – È stata consegnata ieri alla Commissione e all’Europarlamento, per approvazione finale, la proposta di accordo raggiunta sulla Pac, la politica agricola comune che fissa le regole dal 2023 al 2027 per uno stanziamento complessivo di 390 miliardi di euro. Lo riporta Il Sole 24 Ore, che sottolinea anche come nel testo siano presenti molti dei temi cari all’Italia, tra cui la condizionalità sociale. Ovvero il principio secondo cui gli aiuti vengono ridotti nel caso di violazione dei diritti dei lavoratori. Nel documento proposto è poi fissata al 25% la quota del budget dei pagamenti diretti riservata ai cosiddetti ‘eco schemi’ (le pratiche green messe volontariamente in campo dagli agricoltori). Via libera anche alla redistribuzione senza capping (‘tetto’ o limite massimo) del 10% degli aiuti, che dovranno passare dalle aziende più grandi a quelle più piccole: dei 3,5 miliardi di aiuti diretti che riceve l’Italia annualmente, 350 milioni in più vanno ai piccoli agricoltori. Le regioni torneranno ad avere un rapporto diretto con le istituzioni europee e l’Italia, sottolinea il quotidiano, “porta a casa un aumento dell’1 al 3% degli aiuti agli agricoltori nelle campagne assicurative, un punto questo fortemente voluto dal nostro ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli”. Come riporta Askanews, invece, per il vino pare confermato l’obbligo delle indicazioni nutrizionali e degli ingredienti ma non in etichetta: saranno scaricabili da internet.
Riforma Pac (1): si attende l’ok di Commissione ed Europarlamento
federica2021-05-28T14:53:52+02:0028 Maggio 2021 - 10:20|Categorie: in evidenza|Tag: aiuti agricoltura, pac, Politica agricola comune|
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