Rapporto Ita-Ice sull’export: la crescita continua anche nel primo semestre 2022

2023-07-03T13:10:41+02:007 Settembre 2022 - 11:00|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , , , , |

Napoli – Presentati ieri, nel capoluogo campano, i dati contenuti nel 36esimo Rapporto Ice e nell’Annuario 2022 Istat-Ice. Nel 2021 l’export italiano ha toccato il valore record di 526 miliardi di euro, con un +18% tendenziale e con 44 miliardi di saldo attivo nella bilancia commerciale. Guardando ai primi sei mesi del 2022, la crescita tendenziale è del 22,4%. Le dinamiche inflazionistiche sono evidenti: a fronte di volumi di export che crescono del 2% (+6,6% i beni di consumo), i valori medi unitari dell’export crescono del 20,1%. Quelli dell’import, invece, crescono di ben il 39,4% (il doppio). Secondo il presidente dell’Ice Agenzia, Carlo Ferro, la crescita del 2% a volume è però un segnale incoraggiante, “considerata la base straordinariamente alta da cui scaturisce [il dato 2021, ndr]”, spiega a Il Sole 24 Ore. “Se prendiamo le prime 10 economie mondiali, nel 2021 l’export Italiano rispetto al pre-pandemia ha fatto meglio di Usa, Regno Unito, Francia e Germania”. Il 75% dell’export italiano viene realizzato nel comparto macchinari, metallurgia, moda, autoveicoli, agroalimentare, chimica e farmaceutica. La Germania si conferma la prima destinazione, seguita da Francia, Stati Uniti e Spagna. Gli Usa sono anche tra i Paesi più performanti, con un tasso di crescita delle esportazioni pari al 31,3%. Fanno anche meglio Belgio (+32,7%) e Turchia (+38,5%).  Per quanto riguarda la Russia, a seguito del conflitto si registra una flessione  del -17,6%. “Nel 2021 il nostro export verso Russia e Ucraina ha rappresentato meno del 2% delle esportazioni nazionali e, se proiettiamo su base annua la flessione delle vendite verso la Russia da marzo in avanti, pari a circa il 33%, parliamo comunque di meno dell’1% dell’export totale dell’Italia”, sottolinea Carlo Ferro. “Il vero tema è cosa importiamo, prodotti energetici e materie prime strategiche”. Guardando al bacino degli esportatori, nel 2021 crescono del 7% circa a quota 136.025 anche se il 77% di chi esporta vende meno di 750mila euro l’anno e genera l’1,7% del valore. Fronte e-commerce: dal 2018 al 2021 è cresciuto di 2 punti toccando il 9% dell’export totale ma restiamo lontani dalla media di Paesi come Germania o Francia.

Torna in cima