Roma – Il Governo Draghi è al lavoro su una riscrittura del Recovery Plan da presentare a Bruxelles, e il cashback potrebbe essere tra le prime misure a pagarne il prezzo. È infatti sul piatto l’ipotesi che i 5 miliardi voluti dal governo Conte siano dirottati, in parte o del tutto, su altre misure di sostegno. Proprio negli ultimi giorni sono stati effettuati gli accrediti del mese di dicembre: sono stati versati circa 223 milioni di euro, un importo medio di 69 euro per ciascuno dei 3 milioni di consumatori che hanno scelto di aderire. Solo il 3% di loro si è però aggiudicato l’importo massimo di 150 euro. Intanto nelle ultime settimane si sono moltiplicati i trucchi per gonfiare artificialmente il numero di transazioni con carta di credito e riuscire ad entrare nei primi 100mila consumatori a cui spetta il Super Cashback da 1.500 euro. Si va dai micro-pagamenti ai distributori di carburante, sino all’acquisto di Pos portatili su cui autopagarsi mini-scontrini, fino a piccolissime somme inviate ‘in beneficenza’ con Satispay a esercenti scelti a caso.
Recovery Plan, a rischio il cashback di Stato
federico2021-03-04T11:44:09+02:003 Marzo 2021 - 15:30|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: Cashback|
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