Milano – Con l’introduzione del nuovo regolamento imballaggi e rifiuti da imballaggio – approvato lo scorso 24 aprile (leggi qui) –, un quarto dei manufatti in plastica monouso presenti ad oggi sul mercato potrebbe essere sostituito da equivalenti in carta e cartone. A sottolinearlo Michele Bianchi, presidente della Federazione carta e grafica, in un’intervista al Sole 24 Ore: “Su carta e cartone ci aspettiamo un impatto positivo […] c’è fermento sul fronte dell’innovazione, in particolare per i materiali compositi che possono avere opportunità di utilizzo che prima non avevano”.
Il Ppwr ha infatti esentato da alcuni dei target più restrittivi carta e cartone, a differenza della plastica. Favorendo di fatto la sostituzione di quest’ultima con equivalenti in paper, come nel caso di imballi per frutta e verdura fresca non trasformata o i contenitori di f&b di bar e ristoranti, ad esempio.
Una filiera, quella della carta, come ricorda il Quotidiano di Confindustria, che nel 2023 ha fatturato 27,1 miliardi di euro (1,3% del Pil), in diminuzione rispetto del 13,6% rispetto al 2022, con stime in miglioramento per il 2024. “Il Ppwr approvato rappresenta una cornice”, sottolinea Bianchi, “poi aspettiamo gli atti delegati”.