Roma – È una delle personalità più influenti del mondo del vino quella finita al centro dell’ultima inchiesta di Report (clicca qui), andata in onda il 2 marzo su Rai 3. Parliamo di Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, docente universitario, enologo, imprenditore e consulente per prestigiose aziende vinicole. “Riccardo Cotarella è uno degli enologi più famosi e influenti al mondo, conosciuto come il ‘re del vino’”, scrive Report, “ha seguito e migliorato i prodotti di centinaia di aziende e creato vini per personaggi famosi in tutto il mondo fino a guadagnarsi l’appellativo di enologo dei vip. Alla sua corte Massimo D’Alema, Sting e anche Bruno Vespa”.
Il servizio, intitolato appunto ‘Il Re del vino’, si focalizza però principalmente sulle attività della famiglia Cotarella, “al centro di un impero da 40 milioni di euro”, secondo Report. La prima è la figlia Dominga, al centro dell’inchiesta per la gestione dei progetti benefici della Fondazione Cotarella, “un ente che ha lo scopo di raccogliere denaro per cause benefiche, attraverso la vendita del suo vino Tellus e cene di beneficenza”, scrive Report. “Uno scopo nobile per cui ogni anno raccoglie centinaia di migliaia di euro. Ma il giro di denaro e i progetti che dovrebbero essere finanziati sarebbero tutt’altro che trasparenti”.
Al centro delle indagini di Report anche le attività dai featelli Cotarella – Riccardo e Renzo Cotarella, amministratore delegato di Marchesi Antinori – per gli investimenti in latifondi argentini che, secondo la ricostruzione, “contribuiscono alla deforestazione e al disagio delle popolazioni indigene”.