Ribaltone in Vismara: i Ferrarini sono fuori. La situazione rimane complicata

2024-02-28T10:37:16+02:0028 Febbraio 2024 - 10:37|Categorie: in evidenza, Salumi|Tag: , , |

Di Angelo Frigerio

Casatenovo (Lc) – Luca Ferrarini rassegna le dimissioni da presidente di Vismara. Anche Lisa e Lucio lasciano il Cda dell’azienda. Un vero e proprio ribaltone, avvenuto nel corso dell’assemblea dei soci che si è tenuta lo scorso 2 febbraio a Reggio Emilia. Al loro posto un nuovo Cda che vede come presidente Angelo Rodolfi, un manager, specializzato in conversioni industriali, che si avvarrà di una serie di consulenti. Il colpo di scena rimette in pista Vismara: il 9 gennaio scorso il Cda dell’azienda, che, lo ricordiamo, è in concordato preventivo ed è controllata per l’86,54% da Ferrarini Spa, aveva deciso lo scioglimento della società in quanto il patrimonio netto era negativo per 1,5 milioni di euro. Ma non aveva fatto i conti con il comitato dei creditori. Lo scorso 24 gennaio infatti, come spiega il verbale dell’assemblea dei soci: “…. il giudice delegato al concordato Ferrarini ha preso atto che il comitato dei creditori di Ferrarini ha autorizzato quest’ultima a convertire un suo credito verso Vismara per l’ammontare di euro quattro milioni in capitale di Vismara Spa medesima”.

Liquidazione bye bye dunque. Al posto dei vecchi proprietari, oggi il Cda della società è composto da sette membri. L’azienda è stata rimessa in carreggiata. Ma non è tutto rose e fiori. Lo si evince dalla lettura della relazione periodica sull’andamento della procedura di concordato preventivo del liquidatore Domenico Livio Trombone, relativa ai primi nove mesi del 2023: “Il fatturato netto progressivo a settembre 2023, pari a 40,8 milioni di euro, si è incrementato di circa 3,8 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente a seguito di un aumento delle vendite del canale dettaglio, infragruppo, estero catering ed industria e ad un calo delle vendite nel canale della grande distribuzione; la marginalità industriale è rimasta pressoché costante a valore (+200 mila euro circa), ed in termini di incidenza percentuale (-0,18%). Tale risultato deve essere tuttavia letto in un periodo storico in cui l’incidenza del costo della materia prima si è incrementato di circa il 7% (passando dal 67,13% al 74,18%) ed è stato solo in parte compensato dal minor costo dell’energia dai minori costi derivanti dal subentro nel contratto di leasing dello stabilimento; al netto di un generalizzato efficientamento nella gestione delle spese del personale dipendente e dei restanti costi (logistica, marketing, SGA) l’ebitda progressivo al 30 settembre 2023 è negativo e la situazione esposta, pur se in leggero miglioramento rispetto ai primi mesi dell’anno, non ha consentito alla Società di realizzare marginalità positive”.

Non solo, in una lettera del professor Ettore Rocchi, rappresentante legale di alcuni creditori, ai commissari giudiziali Bartoli e Cadoppi e al liquidatore Trombone emergono una serie di problematiche quali: “Emersione di sospette gravi irregolarità e di grave deficit patrimoniale e di cassa – Indebita e illecita copertura di perdite Vismara Spa da parte di Ferrarini Spa – Indebita e illecita dilazione di pagamenti e/o crediti commerciali dovuti di Vismara Spa verso Ferrarini Spa – Insolvenza di Vismara Spa – Infattibilità del concordato preventivo Ferrarini Spa”. Oltre a questo non bisogna dimenticare che pende su Vismara un decreto ingiuntivo di Intesa San Paolo per il pagamento di 13,5 milioni di euro.

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