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Rinnovo Ccnl industria alimentare: possibile riunificazione del fronte datoriale per un contratto unico

2024-01-26T10:30:12+02:0026 Gennaio 2024 - 10:30|Categorie: Mercato|Tag: , , , , |

Roma – Si prospetta una possibile ricomposizione del fronte datoriale all’interno del negoziato per il rinnovo del Ccnl dell’industria alimentare. Sarebbe quindi possibile avere un contratto unico per i 400mila lavoratori del settore. Il Sole 24 Ore riporta uno scambio di missive tra i sindacati di categoria (Fai, Flai e Uila) e Federprima, associazione confindustriale a cui aderiscono Italmopa, Assalzoo e Assocarni (che non firmarono l’accordo sul contratto del luglio 2020): Federprima, con Italmopa, Assalzoo e Assocarni, avrebbe dato la disponibilità a firmare l’accordo del 2020. Che era già stato accettato, ai tempi, da Unionfood, Mineracqua, Assolatte, Federvini, Assitol, Assobibe, Assobirra, Ancit, Anicav, Assica e Unaitalia. Le parti firmatarie del contratto del 2020 si incontreranno il 30 gennaio per affrontare la questione.

Il contratto dell’industria alimentare è scaduto a novembre 2023; quello nuovo rimarrebbe in vigore per quattro anni. Molte questioni sono già state dibattute, ma restano da discutere alcuni punti. In particolare, i sindacati hanno richiesto un aumento del salario, più paletti nel ricorso alla flessibilità e una riduzione dell’orario di lavoro a parità di stipendio.

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