Milano – È stato presentato ieri a Milano dal Gruppo Sole 24 Ore il primo rapporto di filiera dal titolo “Vino futuri possibili”. L’analisi individua alcuni punti chiave per le prospettive delle produzioni nazionali come rapporto qualità-prezzo, salubrità (assenza di allergeni e vini biologici), marketing e comunicazione e soprattutto export, che ha toccato nel 2011 i 4,4 miliardi di euro. Notizie meno positive arrivano dal mercato interno, che registra consumi sempre più in calo. In particolare nel fuori casa, mentre tiene la Grande distribuzione, che vanta il 60% delle vendite. Super e Iper puntano sempre più sulla qualità e hanno incrementato del 14% la presenza di etichette di livello medio alto: “L’Horeca dà la sensazione di calare a doppia cifra per il terzo anno consecutivo, mentre la Gdo è in equilibrio e consolida la percezione di sostituire l’enoteca”, dichiara Riccardo Ravasio, direttore mercato italiano di Giv (Gruppo italiano vini) a Il Sole 24 Ore: “Il problema è che si beve meno e si vuole spendere meno, quindi i produttori di qualità, cioè le bottiglie sopra i cinque euro sono sotto pressione”. (PF)
Salubrità, marketing e export: i punti fermi del vino del futuro
RepartoGrafico2012-06-19T11:06:24+01:0019 Giugno 2012 - 09:57|Categorie: Vini|Tag: gdo, Gruppo Sole 24 Ore, Riccardo Ravasio, vino|
Post correlati
Londra: Pasqua Vini presenta l’opera ‘Senza Tempo’ nell’iconica Saatchi Gallery
5 Dicembre 2024 - 16:30
Slow Wine Fair torna dal 23 al 25 febbraio 2025, in contemporanea con SANA Food
4 Dicembre 2024 - 16:17
Consiglio nazionale Uiv: Italia più esposta ai nuovi dazi Usa. Pieno sostegno al Mercosur
4 Dicembre 2024 - 12:21
Collis Veneto Wine Group chiude l’esercizio 2024 con un fatturato di 219 milioni di euro
3 Dicembre 2024 - 16:43
Monferrato: nasce il progetto ‘Il Vino del Villaggio’ per promuovere la viticoltura locale
3 Dicembre 2024 - 10:12