Sardegna (1): il movimento dei pastori mette sotto assedio caseifici e autotrasportatori

2019-02-11T12:43:10+02:0011 Febbraio 2019 - 12:16|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , |

Cagliari – La protesta dei pastori sardi, che da giorni stanno buttando via cisterne di latte ovino e caprino invece di consegnarlo, si è ulteriormente inasprita nella giornata di ieri. A Thiesi (Ss), i manifestanti sono arrivati a mettere sotto assedio un’azienda, il Caseificio Pinna, danneggiando il punto vendita e gli uffici amministrativi dello stabilimento, oltre a svuotare una cisterna da 30mila litri di latte. E non è andata meglio a un’altra importante realtà della Regione, Arborea: i pastori hanno assaltato un camion dell’azienda, scaricando le confezioni di latte in brick contenute sul mezzo per distruggerle passandoci sopra con la macchina (foto), come ha raccontato l’inviato del quotidiano Nuova Sardegna. Da giorni, inoltre, è in corso una vera e propria caccia al tir: mezzi, anche vuoti, vengono presi d’assalto nel tentativo di versare il latte dai bocchettoni delle cisterne, costringendo le forze dell’ordine a scortare i tir che transitano in regione. La protesta è scoppiata, la scorsa settimana, perché i pastori chiedono un aumento del prezzo del latte ovino e caprino, passando dagli attuali 60 centesimi al litro a un euro più iva. Il clima intanto, si fa sempre più teso. Già nella giornata di sabato i manifestanti hanno inscenato una clamorosa protesta, con il coinvolgimento dei giocatori del Cagliari calcio: un gruppo di allevatori si è presentato davanti ai cancelli del centro sportivo di Assemini (Ca) durante l’allenamento e ha sistemato le auto davanti all’ingresso. I pastori hanno chiesto di parlare con i giocatori e la società, minacciando di voler impedire la partenza dei giocatori per Milano, dove domenica sera erano impegnati a San Siro contro il Milan. I calciatori, per calmare le acque, hanno rovesciato con un gesto dimostrativo alcuni bidoni di latte portati davanti al centro d’allenamento, dichiarando la loro solidarietà ai manifestanti. Come se non bastasse, i pastori hanno lanciato oggi un ultimatum alle istituzioni: se non si troverà una soluzione in pochi giorni, bloccheranno i seggi in tutta la Sardegna per le elezioni regionali di domenica 24 febbraio. “Dovremo occupare porti, aeroporti e fermare qualsiasi mezzo trasporti latte, derivati del latte e addirittura mangimi, visto che tutti speculano su di noi, dagli industriali del latte, ai macellatori”, sostengono i leader del movimento dei pastori sardi. Nonostante la gravità delle azioni compiute contro aziende e trasportatori, dalla politica nessuna voce si è levata in difesa delle aziende che operano in regione e che consentono, con il loro lavoro, la sopravvivenza di tutto il comparto. Oggi è prevista la visita del premier, Giuseppe Conte, atteso a Cagliari per un vertice in prefettura.

Foto: Francesco Pinna, La Nuova Sardegna

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