Ricerca Conad-Censis: consumatore sempre più egocentrico e diffidente

2019-02-11T11:01:55+01:0011 Febbraio 2019 - 11:01|Categorie: Mercato, Retail|Tag: , , , , |

Milano – Le notizie su recessione e calo della produzione industriale preoccupano gli operatori. Sembra essere sempre più impari infatti, per i consumatori, la lotta tra la ripresa dei consumi e l’incertezza del futuro. Il potere d’acquisto delle famiglie è basso e non è ancora tornato ai livelli pre-crisi: -6,3% nel 2017 rispetto al 2008. I consumi stentano: -2% nello stesso periodo. E i soldi restano fermi: la liquidità è aumentata del 17,1% nel periodo 2008-2018. Ecco il ritratto delle famiglie italiane al tempo del ritorno della recessione. È quanto emerge dalla ricerca ‘Miti dei consumi, consumo dei miti’ realizzata dal Censis in collaborazione con Conad nell’ambito del progetto ‘Il nuovo immaginario collettivo degli italiani’. E presentata a Milano l’8 febbraio (foto). “Con questo progetto vogliamo cercare di comprendere più a fondo gli stati d’animo e i sentimenti che influenzano gli stili di vita e le scelte di consumo degli italiani, e avviare una riflessione comune per cercare soluzioni condivise”, ha sottolineato l’amministratore delegato di Conad, Francesco Pugliese. Nel corso dell’incontro si è parlato di una tendenza sempre più egocentrata degli italiani, che orienta i consumi verso ciò che soggettivamente gratifica o fa stare bene. Oltre a Francesco Pugliese, erano presenti Francesco Maietta, responsabile area Politiche sociali del Censis, Marco Bentivogli, segretario generale della Fim-Cisl, Mauro Federzoni, responsabile della Direzione regionale Milano e provincia di Intesa Sanpaolo, Francesco Mutti, presidente di Centromarca, Matteo Zoppas, presidente di Confindustria Veneto, e Massimiliano Valerii, direttore generale Censis.

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