La durata eccessiva, i borseggiatori, la logistica e la segnaletica. Sono solo alcune delle pecche di una fiera che si conferma problematica in molti aspetti. Positivi invece la presenza dei buyer e i cataloghi digitali all’ingresso. Ma non basta. Il pagellone dell’evento.
Di Angelo Frigerio
LA DURATA
Cinque giorni di fiera sono oggi improponibili. Ancor di più se l’evento inizia di sabato. I due giorni del week end sono stati fiacchi e deludenti. Sostanzialmente si sono visti alcuni importatori interessanti, ma mancavano totalmente i buyer della Gd. Meglio dunque una soluzione da tre giorni, con inizio da martedì. In modo tale da limitare tutte le spese accessorie come gli alberghi e le cene. Anche gli orari, a parere di molti, andrebbero rivisti. Varrebbe la pena anticipare la chiusura serale dalle 18:30 alle 17:00 anche a causa delle inevitabili code in uscita.
Voto: 4
LE CORSIE STRETTE
Nel padiglione 1 le corsie strette (circa due metri) non favorivano di certo il deflusso. Soprattutto nelle giornate clou di lunedì e martedì si faceva fatica a camminare. Va bene ospitare tutti ma non a queste condizioni.
Voto: 4
LA SOLITA ITALIA
Ancora una volta siamo stati la nazione con più aziende presenti in fiera. La seconda è stata la Cina, e questo fa riflettere. Ma si è trattato di una presenza troppo ‘sparpagliata’. La domanda che ci si pone é: ma non è possibile pensare ad un unico padiglione con sole aziende del nostro paese? E qui inizia il dibattito di chi invece vorrebbe una presenza nei padiglioni settoriali (formaggio, carne e altro). Difficile venirne fuori.
Voto: SV
I BORSEGGIATORI
Un cartello esposto nei punti di ristoro richiamava l’attenzione sui borseggiatori. Purtroppo ci hanno segnalato numerosi furti di oggetti personali (borse, telefoni, portafogli). Un problema non da poco in una fiera che dovrebbe essere B2B, e in cui l’ingresso costa 180 euro. Un po’ più di vigilanza non sarebbe male…
Voto: 3
I BUYER
Segnalata la presenza di una folta delegazione di buyer di Esselunga ed Eurospin. Avvistati anche numerosi importatori e buyer di catene internazionali. Più in generale il giudizio degli operatori è positivo. Pochi contatti ma buoni.
Voto: 7
GLI STAND ICE
Lo stand proposto da Ita/Ice era assolutamente a buon mercato: 2mila euro per uno spazio tre metri per tre. E fin qui nulla da ridire. Il problema si pone in quanto la logica del click day, il giorno in cui si fanno le prenotazioni, non tiene conto delle differenze fra aziende. Abbiamo visto realtà con fatturati superiori ai 10 milioni di euro che hanno usufruito dell’offerta, a scapito di quelle più piccole. Meglio sarebbe dunque introdurre un criterio di scelta che vada a vantaggio anche di aziende con un fatturato inferiore ai 10 milioni di euro.
Voto: SV
LOGISTICA E DINTORNI
Un disastro annunciato. Code interminabili ai taxi, alla metro (laddove il problema più grosso era acquistare il biglietto), e anche ai parcheggi. Ci voleva quasi un’ora per uscire con la macchina. Rimane uno dei talloni d’Achille della fiera. E per fortuna quest’anno non c’erano i consueti scioperi… Da segnalare una nota positiva sulla Rer, con più treni e buona gestione del flusso. Segnaliamo che per gli espositori più grossi, con molte necessità e ai quali servono risposte immediate, il supporto da parte della fiera è stato giudicato inesistente. Molto veloce invece il supporto del materiale per gli stand piccoli.
Voto: 4+
LA SEGNALETICA E I PARCHEGGI
Improponibile. Già la disposizione a ventaglio della fiera non aiuta, in più le indicazioni degli stand erano praticamente inesistenti. I parcheggi poi sono male asfaltati, con segnaletica orizzontale vecchia di anni. Se piove è un disastro.
Voto: 4
I CATALOGHI DIGITALI E LE NOVITÀ DI PRODOTTO
All’ingresso dei padiglioni, un elenco espositori digitale permetteva a chi arrivava di cercare velocemente i potenziali clienti. Le novità di prodotto erano ben presentate all’ingresso del padiglione delle carni.
Voto: 7