Verona – Signorvino, la catena di enoteche con cucina che conta 39 punti vendita in Italia e due all’estero, ha registrato nel 2024 un fatturato di 85,7 milioni di euro, in crescita del 17,5% sul 2023. La vendita di vino al dettaglio ha generato un fatturato di 25 milioni di euro (+18,2%), mentre il settore ristorazione ha toccato quota 59 milioni (+16,6%), spiega la società in una nota. Il totale è di 2 milioni e 237mila bottiglie vendute tra i canali retail (71%), ristorazione (18%) e mescita (11%). Bene anche l’e-commerce, che ha incrementato le vendite del 25% sul 2023, a 1,772 milioni di euro.
Tra le categorie, i vini rossi guidano le vendite a valore (46%), seguiti dalle bollicine (32%) e dai vini bianchi (16%). Nell’analisi delle denominazioni più richieste nel retail spiccano il Prosecco – leader a volume con il 17,3% del totale bottiglie vendute – seguito da Valpolicella Ripasso (6,1%), Lugana (5,4%) e Primitivo (5,4%). A valore, a guidare è lo Champagne, con una quota del 9,5%, seguito da Franciacorta (8,8%) e Amarone (7,8%).
La catena rileva anche un incremento delle vendite al calice, che l’ha portata ad ampliare la selezione delle etichette disponibili in mescita, ora tra le 20 e le 25 referenze. Questo trend si è ulteriormente amplificato con l’entrata in vigore del Nuovo codice della strada, che ha determinato per Signorvino un calo rilevante delle vendite a gennaio 2025. Tra le azioni messe in campo il lancio della formula Happy Wine, che prevede la possibilità di scegliere una bottiglia da bere al tavolo e, in omaggio, ricevere un piatto a scelta dalla sezione ‘da condividere’ e un vassoietto ‘scrigno aperitivo’. In caso di vino non terminato, Signorvino offre ai clienti un tappo personalizzato portare a casa la bottiglia.