Sugar tax, Assobibe: “L’ennesimo rinvio conferma l’inopportunità della tassa”

2022-01-03T11:50:24+01:003 Gennaio 2022 - 11:50|Categorie: Beverage|Tag: , , , |

Roma – “Le aziende produttrici di soft drink hanno intrapreso da anni un percorso che le ha portate a raggiungere risultati importanti: una riduzione del 37% entro il 2022 del quantitativo di zucchero immesso a scaffale, la scelta di non vendere né pubblicizzare bevande analcoliche ai ragazzi sotto i 13 anni – un impegno siglato a settembre con il Ministero della Salute – e l’incremento del 74% in dieci anni delle versioni senza zucchero. In Italia non serve una tassa per spingere le aziende a formulare soluzioni a ridotto impatto calorico”. Questo il commento di Giangiacomo Pierini, presidente di Assobibe, alla misura contenuta nella nuova Legge di Bilancio, che proroga a gennaio 2023 l’entrata in vigore della sugar tax. “È dal 2019, anno in cui è stata approvata, che questa tassa viene posticipata, segno che anche i governi che si sono succeduti non ne hanno riconosciuto l’urgenza, senza però avere il coraggio di una cancellazione definitiva”, chiosa Pierini. “Rimandarla ancora di 12 mesi significa dilatare il clima di incertezza attuale. […] I tempi sono maturi per avviare un tavolo di discussione finalizzato al superamento definitivo di una tassa che stride con la volontà dichiarata di sostenere la ripresa. Siamo pronti a rimboccarci le maniche e a lavorare con le forze politiche per la definizione di misure che supportino il comparto invece di penalizzarlo”.

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