Alcune catene della Gd bloccano i fornitori di carne coinvolti nella deforestazione amazzonica

2022-01-03T13:00:35+02:003 Gennaio 2022 - 10:30|Categorie: Carni|

Bruxelles (Belgio) – Stop all’acquisto di carne da fornitori coinvolti nella deforestazione amazzonica. È la scelta adottata da alcuni dei più grandi gruppi della distribuzione a livello europeo, come Carrefour e Delhaize in Belgio, Lidl in Olanda, Auchan in Francia e Sainsbury’s in Inghilterra. I prodotti sotto accusa sarebbero legati in modo indiretto a tre grandi multinazionali: Jbs, Marfrig Global Foods e Minerva. La decisione è stata presa in seguito all’indagine condotta da Reporter Brasil e della Ong Mighty Earth di Washington. Nella quale si sostiene che “Jbs avrebbe acquistato bovini indirettamente allevati in aree deforestate illegalmente, secondo lo schema del ‘riciclaggio di bestiame’”. Vale a dire capi allevati su un appezzamento di terreno disboscato illegalmente che successivamente vengono venduti a un’azienda agricola legittima (nascondendo così la vera origine del bestiame), per poi passare all’industria della trasformazione. La Commissione Ue, nel frattempo, ha proposto un regolamento che impone alle imprese di garantire (attraverso una sorta di ‘due diligence’) che la vendita di diversi prodotti, tra cui la carne di manzo, non contribuisca alla distruzione delle foreste. I gruppi accusati si difendono. Tra questi, Jbs ha dichiarato alla Reuters di aver bloccato oltre 14mila fornitori per non aver rispettato le sue politiche. E sottolinea che monitorare i fornitori indiretti è una sfida per l’intero settore, ma che l’azienda si doterà di un sistema in grado di farlo entro il 2025. Il gruppo ha aggiunto che la ricerca di Report Brasil menziona solo cinque dei suoi 77mila fornitori diretti e che, al momento dell’acquisto, stavano rispettando le politiche dell’azienda .

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