Meda (Mb) – Solitamente forniamo gli aggiornamenti sui tagli di questi due mercati il lunedì, in riferimento alla settimana precedente. Ma l’ulteriore escalation confermata tra ieri e oggi dalle borse olandese e belga impongono un’anticipazione. Si tratta di mercati dove gli allevatori hanno ripreso a correre. Dal 28 febbraio a oggi, in Belgio la carcassa è aumentata di 15 centesimi (1,82 euro/kg, BPG), e il vivo di 14 (1,33 euro/kg, Danis). In Olanda invece, dal 14 febbraio il vivo ha segnato +11 centesimi (1,46 euro/kg, DCA 2.0) e la carcassa +15 (1,78 euro/kg, Vion).
Sui tagli, gli aumenti consistenti sono partiti da inizio marzo, e ora iniziano a preoccupare i trasformatori. In Olanda le ultime cinque sedute hanno visto: +28 centesimi sulla coppa in osso e +41 sulla disossata; +21 sulla spalla (+12 soltanto ieri); +23 sulla coscia (+10 ieri); +50 sul filetto; +12 sui ritagli; +2 sul tronchetto e +5 sul carrè. In Belgio, +13 centesimi sulle costine, +18 sui garetti, +16 sulla spalla; dai +10 ai +13 sui lardi, a seconda delle categorie; +11 sulla pancette; +14 sulla coppa e +6 sul fegato. Dopo un periodo in cui i tagli esteri sono stati molto più convenienti degli italiani, ora il gap si sta riavvicinando velocemente e anche i trasformatori italiani che propongono prodotti fuori dai circuiti di tutela iniziano a essere influenzati dalla situazione.