Tonno in scatola: mercato a -4% a volume, ma tiene il valore. Export a +9,5%

2025-05-29T12:05:50+02:0029 Maggio 2025 - 12:00|Categorie: Grocery|Tag: , , |

Milano – Nel 2024 il comparto del tonno in scatola registra segnali di assestamento. Secondo i dati Ancit (l’associazione delle conserve ittiche e delle tonnare) su base NIQ, le vendite retail calano del 4% a volume, ma la contrazione effettiva del numero di confezioni acquistate si limita allo 0,6%, evidenziando una tenuta del consumo (il consumo medio pro capite si attesta a 2,36 Kg l’anno).

La produzione nazionale si attesta a circa 72mila tonnellate (-2,2% rispetto al 2023). Importante il balzo in avanti dell’export, che nel 2024 ha raggiunto le 30.600 tonnellate, con un incremento del +9,57%. Le principali destinazioni restano i Paesi dell’Unione Europea – tra cui Germania, Grecia, Romania, Polonia e Austria – ma crescono anche i flussi verso mercati extra UE come Svizzera, Canada, Arabia Saudita, Israele, Cina ed Emirati Arabi. Resta invece critica la situazione negli Usa, dove i dazi sul tonno italiano in olio toccano il 45% e rischiano di salire al 55%.

Il valore complessivo del mercato del tonno in scatola, comprensivo del canale fuori casa (stimato intorno al 6%), si attesta a 1.650 milioni di euro (+1,5% rispetto al 2023). Il segmento rappresenta oggi quasi il 70% del valore totale dell’industria conserviera ittica italiana (fonte: ANCIT su dati Circana). Il mercato delle altre conserve ittiche – tra cui acciughe, sgombri, sardine, salmone e antipasti di mare – ha registrato nel 2024 un valore complessivo di circa 400 milioni di euro, portando l’intero comparto conserviero ittico sopra i due miliardi.

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