Torna il vuoto a rendere (2). Le perplessità di Federdistribuzione e Coop Italia

2021-08-25T12:12:46+01:0025 Agosto 2021 - 12:10|Categorie: in evidenza, Retail, Tecnologie|Tag: , , , , , , , , |

Milano – La notizia della possibile introduzione di una sistema di cauzione per il recupero di contenitori in plastica, vetro e metalli, come previsto dal Decreto Semplificazioni (leggi qui), ha generato non poche perplessità tra gli operatori della Distribuzione moderna. Come sottolinea anche il presidente di Federdistribuzione, Alberto Frausin: “A differenza di altri settori, dove sistemi basati su cauzione e riutilizzo sono già applicati e potrebbero essere estesi anche al consumatore finale introducendo meccanismi premiali, come mondo della Distribuzione sosteniamo che sia prioritario aumentare ulteriormente l’efficacia dei processi di raccolta differenziata. Già oggi sono in grado di garantire – per esempio attraverso l’utilizzo di eco-compattatori – la riduzione dei costi e delle emissioni collegate alle diverse fasi di gestione, incluso il trasporto”. Le maggiori preoccupazioni riguarderebbero la necessaria rimodulazione degli spazi nei punti vendita e un aumento delle emissioni legate alla movimentazione dei resi. “Serve un progetto vero, completo e articolato nei tempi e modi di realizzazione perché tornare dopo decenni al meccanismo del ‘vuoto a rendere’ non è un progetto che si può improvvisare”, commenta Maura Latini (foto), Ad di Coop Italia. “Ci sarà bisogno di un cambiamento organizzativo tra chi produce, distribuisce, vende e poi ritira i vuoti cauzionati, ci sarà bisogno di nuovi spazi nei punti vendita e di aggiornamenti delle barriere casse per metterle in grado di gestire l’iter della cauzione dalla vendita alla restituzione. Questa volta su un argomento così complesso dovrebbero ascoltare le imprese”.

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