Milano – Si riaccende la protesta dei trattori un po’ in tutta Italia. Sono numerosi i presidi organizzati dagli agricoltori: Milano, Brescia, Caserta, Cesena, Alessandria, Lucca, Pesaro, Foggia. Sono questi, in ordine sparso, alcuni dei territori coinvolti. Le proteste sono state organizzate dagli Agricoltori autonomi italiani, affiancati da altre organizzazioni come Coapi-Coordinamento agricoltori e pescatori italiani e Riscatto agricolo. “Dallo scorso anno le cose non sono cambiate, anzi in alcuni casi i problemi sono raddoppiati a causa della burocrazia”, spiega al Corriere della Sera Gabriele Ponzano, presidente nazionale degli Agricoltori autonomi italiani. Ritorniamo a protestare con un obiettivo principale: la richiesta di crisi socio-economica per il mondo agricolo”.
Tra le città interessate, Milano ha avuto disagi con il traffico in tilt in alcune zone: decine di trattori sono arrivate davanti al Pirellone per chiedere al presidente della regione, Attilio Fontana, di ascoltare le loro istanze. Il corteo è stato organizzato da Riscatto Agricolo Lombardia. “Chiamiamo i cittadini a difendere la sovranità alimentare e chiediamo che le istituzioni affrontino la crisi delle aziende produttive agricole e della pesca adottando una dichiarazione di stato di crisi socio economica dell’agricoltura e della pesca attuando misure straordinarie”, si legge nella locandina di presentazione della protesta di Riscatto Agricolo, che chiede, si legge sull’Ansa, l’applicazione delle clausole di salvaguardia “bloccando le importazione selvagge nei settori più esposti alla concorrenza sleale e al dumping”.
Obiettivo degli organizzatori, da quanto si apprende, è una grande manifestazione di piazza fissata per il 5 marzo a Roma.