Meda (Mb) – Pesantissima l’affermazione del procuratore di Napoli Nicola Gratteri secondo il quale: “Tutti i supermercati dell’hinterland milanese sono in mano alla ‘ndrangheta, idem i locali di divertimento dove vanno i vip” (leggi qui). Questo vuol dire che in tutti i supermercati della bella Brianza in cui vivo, ad esempio, si annidano covi di ‘ndranghetisti riciclatori di denaro. Personaggi dalle facce truci che vendono prodotti alle nostre ‘signore Maria’ inconsapevoli così di finanziare attività malavitose. Ma per favore, ma per favore. Come si fa a dire queste cose? Ma si rende conto il dottor Gratteri della gravità di tali affermazioni? Che ci siano dei locali o singoli supermercati in mano alle cosche, lo posso credere. Ma generalizzare così il giudizio è profondamente sbagliato. Ne va della reputazione di chi opera, da sempre, con correttezza e professionalità. A questo punto invito il procuratore di Napoli a fare i nomi. O, se sono coperti da segreto istruttorio, a spiegarci il senso di tale affermazione. Che, spero, sia stata esasperata da chi lo ha ascoltato.
“Tutti i supermercati dell’hinterland milanese sono in mano alla ‘ndrangheta”, dice Gratteri, procuratore di Napoli (2). Il commento di Angelo Frigerio: “Fuori i nomi!”
federico2024-05-27T12:38:13+02:0027 Maggio 2024 - 12:38|Categorie: in evidenza, Mercato, Retail|Tag: 'ndrangheta, Nicola Gratteri|
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