Springdale (Usa) – Il colosso statunitense delle carni Tyson Foods chiude l’anno fiscale 2025 con ricavi e utili rettificati in crescita, grazie alla tenuta del settore avicolo che compensa le difficoltà del segmento bovino, penalizzato da offerta limitata e prezzi record.
Nel quarto trimestre le vendite raggiungono 13,86 miliardi di dollari (+2,2%), leggermente sotto le attese, mentre l’utile per azione rettificato è di 1,15 dollari, sopra le stime di mercato. Sull’intero esercizio i ricavi ammontano a 54,4 miliardi (+2,1%) e l’utile operativo rettificato a 2,3 miliardi (+26%), con un margine operativo al 4,1% grazie a migliori efficienze produttive.
La domanda di pollo, principale motore di crescita, è aumentata del 3,8%, sostenuta da volumi in aumento e prezzi in calo, mentre il bovino registra un calo dei volumi dell’8,4%, parzialmente compensato da prezzi più alti. Il Ceo, Donnie King, sottolinea la resilienza del portafoglio multi-proteina e la capacità del gruppo di gestire fasi cicliche, pur ricordando le pressioni sui costi legate alla scarsità di capi bovini negli Usa.
Per il 2026 Tyson prevede ricavi in crescita tra il 2% e il 4% e un utile operativo rettificato tra 2,1 e 2,3 miliardi, puntando ancora sul segmento pollo e sulle linee di alimenti preparati.
