Roma – Le stime di Sace sull’accordo di partenariato Ue-Mercosur (leggi qui) sono positive. L’intesa prevede la libera circolazione delle merci e “si calcola un potenziale beneficio di almeno tre miliardi di maggiore export per l’Italia nel prossimo decennio”, dichiara Alessandro Terzulli, capo ufficio studi di Sace a Corriere Economia. Si prevede un aumento di 60 miliardi di dollari nel commercio complessivo (import+export) dell’Ue con il Mercosur, per l’11% coperti dall’Italia, ovvero 6,6 miliardi tra importazioni ed esportazioni. Tra i punti di forza dell’Italia in questa partita, sempre secondo l’analisi, ci sono la meccanica strumentale, gli apparecchi elettrici, i prodotti in metallo e gli alimentari. “Per l’Italia l’intesa è un bene perchè possiamo esportare di più. Sugli standard ambientali e dei diritti dei lavoratori non si torna indietro“, prosegue Terzulli.
L’accordo – in fase di ratifica – potrebbe offrire nuovi sbocchi di mercato in un momento caratterizzato da grande incertezza sul fronte americano, che resta comunque il secondo mercato per l’export italiano con 67,3 miliardi nel 2023 (+3,4%). Sull’intesa, però, si registrano le critiche di diverse associazioni di settore interessate, come Coldiretti, Filiera Italia, Confagricoltura, Ente Risi, Unicarve, Avec (associazione europea produttori avicoli). Ricordiamo che le principali categorie food per l’Italia sono carni bovine, pollame, riso, mais e zucchero.