Bruxelles (Belgio) – Il Consiglio e il Parlamento Ue hanno raggiunto un accordo provvisorio sul divieto di importazione sul mercato comunitario dei prodotti realizzati sfruttando il lavoro forzato. Tra i prodotti più attenzionati, il pomodoro cinese, il riso indiano, i gamberetti thailandesi, i peperoncini messicani e la canna da zucchero brasiliana. L’intesa dovrà ora essere approvata e adottata formalmente da entrambe le istituzioni; dovrà essere istituita una banca dati con le relazioni delle organizzazioni internazionali; la Commissione Ue e le autorità nazionali saranno chiamate a svolgere un compito investigativo e di valutazione delle violazioni.
L’accordo ha l’obiettivo di ridurre il lavoro forzato, considerato una forma di schiavitù che riguarda oltre 26 milioni di persone a livello globale. Soddisfatte anche le organizzazioni agricole, impegnate in difesa dei prodotti nazionali da quella che viene considerata una forma di concorrenza sleale da parte dei produttori extra Ue che non rispettano gli standard sicurezza imposti dall’Ue.