Usa / I colossi del food&beverage contro il movimento Maha (Make America Healthy Again)

2025-10-27T09:40:55+02:0027 Ottobre 2025 - 08:40|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , , , |

Washington (Usa) – Negli Stati Uniti, si legge su Food Dive, cresce la tensione tra il movimento ‘Make America Healthy Again’ (Maha), promosso dal segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr., e alcuni big del food&beverage come Coca-Cola, Kraft Heinz, Nestlé e General Mills. La campagna Maha mira a ridurre il consumo di alimenti ultraprocessati, additivi e coloranti artificiali, spingendo molti stati a introdurre leggi restrittive. Nel 2025, 35 stati hanno proposto 93 disegni di legge sugli additivi alimentari, di cui 10 già approvati. La West Virginia è diventata il primo stato a vietare cibi con coloranti artificiali, il Texas ha imposto avvertenze in etichetta e la California ha bandito gli alimenti ultraprocessati nelle scuole.

In risposta a queste iniziative, alcune multinazionali hanno formato il gruppo Americans for Ingredient Transparency, sostenuto da importanti associazioni di categoria come la Consumer Brands Association e American Beverage. L’alleanza si oppone alla frammentazione normativa tra stati e chiede un quadro legislativo nazionale unico. Propone tre iniziative principali: una riforma del programma federale che stabilisce la sicurezza degli ingredienti, un sistema di etichettatura frontale nutrizionale e l’obbligo di codici QR sulle confezioni per fornire informazioni aggiuntive ai consumatori.

Americans for Ingredient Transparency afferma che le leggi statali creano confusione, aumentano i costi e danneggiano le piccole imprese. Tuttavia, le associazioni dei consumatori criticano duramente l’iniziativa dei big dell’alimentare. Consumer Reports accusa le multinazionali di voler “cancellare le tutele locali” e di investire milioni in lobby e pubblicità “per fuorviare il pubblico invece di rimuovere ingredienti tossici”. Nel frattempo, i produttori di coloranti hanno già citato in giudizio la West Virginia per annullare il suo divieto, a conferma che la battaglia tra salute pubblica e interessi industriali è solo all’inizio.

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